Morire a 21 anni, per uno schianto in moto, durante il giorno della Maturità. Il tragico destino di Giovanni.
Un giovane strappato per sempre alla bellezza dei suoi anni, quelli che non tornano più, quelli fatti di amici, gioia e spensieratezza, fino ad arrivare al tanto agognato esame di Maturità finale. Momento che però si è trasformato in tragedia. Lui era Giovanni Gandolfi, 21 enne di Crespellano, località facente parte del cuore metropolitano di Bologna.
La moto di Giovanni si schianta contro un albero, dopo aver toccato un furgone e il ragazzo muore sul colpo.
Giovanni aveva appena ultimato i suoi esami orali, relativi al raggiungimento della Maturità, presso l’Istituto di Istruzione superiore Belluzzi-Fioravanti, nell’emiliano.
La tragedia, nella serata di mercoledì a Monteveglio, si svolge davanti agli occhi atterriti della fidanzata 18enne, rimasta ferita ma in maniera non grave. I due erano insieme sulla moto Honda 500 quando, per motivi ancora da accertare, il mezzo ha toccato un Fiat Doblò che proveniva dalla direzione opposta all’altezza di una semicurva.
La tragedia
Giovanni perde il controllo del mezzo è finisce contro un albero.
Il 21enne ha perso il controllo della motocicletta ed è finito fuori strada, dove si è schiantato violentemente contro un albero. Un impatto brutale, che non ha lasciato scampo a Giovanni Gandolfi, dichiarato morto sul posto, poco dopo l’arrivo dei soccorsi.
L’automobilista dell’altro mezzo, un 64enne, avrebbe riportato solo qualche ferita non grave. Sul furgone, anche una donna incinta e una bambina di 3 anni, entrambe illese.
La morte di Giovanni Gandolfi ha sconvolto la comunità locale, ma anche i tanti amici del giovane, che lo ricordano nel suo grande impegno tra studio, lavoro e la passione per il calcio.
“Tragedie come questa lasciano solo tanta… troppa tristezza. E si perdono le parole per commentarle. Tutto il Valsa porge le più sentite condoglianze e si stringe alla famiglia di Giovanni Gandolfi, per l’immane disgrazia che l’ha colpita” scrivono dal Valsa Calcio, realtà dove Giovanni militava da tempo.